Cos’è normale?

I colori della vulva considerati “normali” vanno dal rosa al nero, con molte varianti intermedie.

Il colore può variare anche in base al flusso sanguigno: durante l’eccitazione, infatti, il flusso di sangue aumenta e la vulva può apparire di un colore porpora più intenso. Le donne in gravidanza, allo stesso modo, possono vedere il colore della pelle della vulva e dell’apertura della vagina scurirsi a causa dell’aumento del flusso sanguigno dovuto all’aumento dei livelli di estrogeni.

Ruota di colori che mostra la colorazione della vagina

Cosa non è normale e quando rivolgersi al medico

Se una donna nota cambiamenti nel colore della pelle (arrossamento, macchie scure o chiare), compresi i nei, o se presenta nuove protuberanze o gonfiore doloroso, prurito o bruciore che non passano, deve contattare un professionista sanitario.

Le alterazioni del colore della vulva possono anche essere associate a determinate condizioni. Ad esempio:

  • l’infezione vaginale da lieviti può far apparire la vulva di colore porpora o rosso;
  • il lichen sclerosus può far diventare la pelle della vulva spessa e di colore bianco; dopo qualche tempo, la pelle può perdere colore;
  • vari tipi di cancro:
    • la neoplasia intraepiteliale vulvare (Vulvar Intraepithelial Neoplasia, VIN) descrive le alterazioni precancerose della vulva ed è associata a cambiamenti nel colore della pelle della vulva. Il “nuovo” colore può essere bianco, da rosa a rosso, grigio o marrone scuro;
    • i sintomi del cancro vulvare comprendono la comparsa di macchie di pelle rialzate e ispessite, che possono essere rosse, bianche o di colore scuro.

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Differenze tra le vagine di etnie diverse

È importante ricordare che esiste un’ampia varietà di forme, dimensioni e colori dei genitali femminili considerati sani. I colori della pelle, compresi quelli della pelle della vulva, variano tra le etnie e all’interno di queste.

È stato condotto un numero limitato di studi sulle differenze anatomiche dei genitali femminili tra le etnie.

Per esempio, uno studio che ha analizzato le differenze vaginali tra le etnie utilizzando calchi delle vagine ha descritto una forma vaginale a “seme di zucca” riscontrata nel 40% delle partecipanti allo studio afroamericane, ma non in quelle di etnia caucasica o ispanica. Dallo stesso studio è emerso quanto segue:

  • una lunghezza del calco posteriore significativamente maggiore nelle donne di etnia ispanica rispetto a quelle di etnia caucasica o afroamericana;
  • una lunghezza del calco anteriore significativamente inferiore nelle donne di etnia ispanica rispetto a quelle di etnia caucasica o afroamericana;
  • una larghezza del calco significativamente maggiore nelle donne di etnia ispanica rispetto a quelle di etnia caucasica o afroamericana;
  • un’apertura significativamente maggiore nelle donne di etnia caucasica rispetto a quelle di etnia afroamericana.

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