Il tumore ginecologico è un qualsiasi tipo di cancro che ha origine negli organi riproduttivi di una donna; questo termine comprende il cancro cervicale, ovarico, uterino, vaginale e vulvare.
Tuttavia, ogni tumore ginecologico è a sé e si manifesta con segni e dei sintomi differenti:
- sanguinamento o secrezioni vaginali anomali sono comuni in tutti i tipi di tumore, tranne nel cancro vulvare;
- raggiungimento della sensazione di sazietà troppo rapidamente o difficoltà digestive, gonfiore o dolore addominale o alla schiena sono sintomi comuni soltanto nel cancro ovarico;
- pressione o dolore pelvico sono sintomi di cancro ovarico o uterino;
- necessità impellente di urinare o minzione più frequente e/o stipsi sono sintomi di cancro ovarico e vaginale;
- prurito, bruciore, dolore o dolorabilità alla vulva, cambiamenti del colore della vulva o problemi cutanei come rash, lesioni o verruche sono tipici solo del cancro vulvare.
Data la natura dei sintomi del tumore ginecologico, le donne che ne soffrono possono essere meno interessate al sesso o trovarlo meno piacevole.
Effetti del cancro e trattamenti
I tumori e il trattamento antitumorale in generale possono influenzare molti aspetti del benessere sessuale:
- fisico: possono manifestarsi sintomi o effetti collaterali che modificano l’aspetto e il funzionamento del corpo;
- emotivo: ci si può trovare a dover fare i conti con stress, preoccupazioni o altre sensazioni spiacevoli;
- pratico: potrebbero cambiare le routine o i ruoli ricoperti.
Spesso questi aspetti sono collegati tra loro e un cambiamento in uno può ripercuotersi su un altro.
Il trattamento dei tumori ginecologici è spesso associato a una scarsa funzionalità sessuale o addirittura a disfunzione sessuale, dovuta alle variazioni dei livelli ormonali o alla rimozione degli organi riproduttivi:
- l’isterectomia può essere associata alla perdita di piacere sessuale: l’utero, infatti, ha un ruolo fondamentale nelle reazioni sessuali;
- l’ovariectomia riduce la secrezione di estrogeni e di conseguenza diminuisce il livello di lubrificazione della vagina;
- la vulvectomia modifica l’aspetto e il funzionamento dei genitali;
- la chirurgia pelvica può danneggiare i nervi associati alle funzioni sessuali;
- la chemioterapia può causare una riduzione della libido, stanchezza e menopausa temporanea o permanente. Causa inoltre neuropatia del clitoride, con un impatto su desiderio e piacere sessuale;
- la radioterapia può danneggiare i tessuti vaginali, i nervi e i vasi sanguigni della vagina. Può inoltre causare atrofia e stenosi vaginale, nonché perdita di flessibilità dei tessuti.
I farmaci chemioterapici hanno un impatto anche sul ciclo mestruale.
Durante la chemioterapia, infatti, le donne possono avere cicli mestruali irregolari o amenorrea (scomparsa delle mestruazioni). Alcuni farmaci utilizzati per la chemioterapia possono anche danneggiare le ovaie, provocando i sintomi tipici della menopausa o la menopausa stessa.
La chemioterapia può influenzare tutti gli aspetti del ciclo mestruale di una donna, allungando o abbreviando il ciclo e modificando la frequenza, la durata e l’intensità delle mestruazioni; il ritorno alla normale funzionalità ovarica dipende dall’età della donna prima del trattamento e dal tipo di farmaci assunti durante il trattamento.