Le 4 fasi dell’eccitazione

1. Eccitamento

Durante questa fase, l’organismo produce una secrezione acquosa che aiuta la lubrificazione.
Le grandi labbra si separano e si appiattiscono per esporre il clitoride, che a sua volta aumenta di dimensioni.

2. Plateau

Durante questa fase, le pareti vaginali si dilatano e l’apertura della vagina aumenta di circa un terzo rispetto alle sue dimensioni iniziali.
A mano a mano che il clitoride viene irrorato di sangue, si ingrossa e viene nascosto dal cappuccio.
Le piccole labbra aumentano di circa 2-3 volte il loro spessore.

Piedi di due persone che sbucano dalle lenzuola

3. Orgasmo

Questa fase rappresenta l’apice dell’eccitazione sessuale ed è caratterizzata dal massimo ingrossamento del clitoride: questo ingrossamento porta alla retrazione del glande nel cappuccio clitorideo. Si ritiene che questo meccanismo abbia la funzione di proteggere il glande durante l’orgasmo.

L’orgasmo è caratterizzato da contrazioni muscolari ritmiche della parte inferiore della vagina, dell’utero e dell’ano: queste si ripetono ogni 0,8 secondi per poi diradarsi gradualmente e diventare meno intense. Normalmente, durante un orgasmo si contano 15 o più contrazioni, in base all’intensità.

Le contrazioni possono essere accompagnate dall’eiaculazione femminile, cioè dalla fuoriuscita di liquido dalla vagina: si tratta, in genere, di una secrezione chiara e inodore prodotta dalle ghiandole di Skene o proveniente dalla vescica, attraverso l’uretra, anche se il liquido non è urina.

Subito dopo l’orgasmo, il clitoride diventa così sensibile che qualsiasi stimolazione può risultare fastidiosa.

4. Risoluzione

Dopo l’orgasmo, il sangue concentratosi nella zona genitale inizia lentamente a disperdersi. La vagina torna al suo normale stato di rilassamento. La vulva riacquisisce la posizione iniziale e la dimensione e il colore abituali.