Tutti i bambini, a un certo punto della loro crescita, si trovano a dover scoprire il mondo della sessualità e i cambiamenti legati alla pubertà, ma un genitore può essere in difficoltà o provare imbarazzo ad affrontare questi argomenti con i propri figli. Tuttavia, parlarne è importante, perché aiuta i bambini a sentirsi a proprio agio con il loro corpo e ad avere una vita sessuale sana da adulti.

Le conversazioni che avete avuto con i vostri genitori probabilmente sono state molto diverse da quelle che avrete con i vostri figli. Internet e i social media hanno reso molto più facile per i giovani accedere a contenuti non adatti alla loro età, cosa che potrebbe essere difficile da spiegare. D’altra parte, oggi i bambini possono trarre beneficio dalla nostra maggiore consapevolezza e comprensione di temi come l’identità di genere e il consenso sessuale.

Le caratteristiche tipiche dei nostri tempi possono rendere ancora più difficile parlare di sesso con i propri figli e spiegare loro ciò che accade al corpo durante la pubertà, soprattutto perché non esiste un approccio che vada bene per tutti. Comunque, per affrontare al meglio le conversazioni in materia di educazione sessuale con i figli, si possono seguire delle indicazioni su cosa dire e cosa non dire.

Madre che parla con suo figlio

Consigli su cosa dire e cosa non dire per parlare di sessualità, sicurezza e cambiamenti di vita con i propri figli

Rispondere alle domande sul sesso con onestà e in modo adeguato all’età

Alcuni bambini sono per natura curiosi di conoscere il sesso, e fin da piccoli possono fare domande a riguardo, alle quali si dovrebbe rispondere in modo comprensibile e senza inutili dettagli. Per esempio, se un bambino di quattro anni chiede “Da dove vengono i bambini?”, una risposta appropriata potrebbe essere “I bambini crescono nella pancia della loro mamma”, mentre la stessa domanda fatta da un bambino di otto anni richiede una risposta più approfondita.

Non aspettate troppo per parlare ai vostri figli di sessualità e pubertà

Quanto prima si inizia a parlare di questi argomenti, tanto più facile sarà continuare a farlo, e si possono gettare le basi per una discussione trasparente già quando il bambino è molto piccolo.
Se vostro figlio ha 5-7 anni e non gli avete mai parlato di sessualità, è arrivato il momento di cominciare a spiegargli come si fanno i bambini. È bene che i bambini sappiano cos’è la pubertà prima di iniziare a sperimentarne gli effetti, quindi già intorno all’età di 10 anni si dovrebbe cominciare a parlare di mestruazioni ed erezione.

 

Mettete da parte il disagio e l’imbarazzo

Superare l’imbarazzo e il disagio di parlare di sesso con i vostri figli equivale a rassicurarli, a evitare che anche loro acquisiscano questi atteggiamenti e a incoraggiarli ad affrontare l’argomento con voi.

 

Non dovete affrontare l’argomento tutto in una volta

Quando si parla di sessualità con i figli, non si deve pensare di fare un unico lungo discorso imbarazzante, che li sorprende proprio nel momento della pubertà. Fare brevi conversazioni con regolarità, quando il bambino si mostra pronto e desideroso di ascoltare, è il miglior modo per affrontare l’argomento.

 

Insegnate in modo proattivo ai vostri figli a proteggersi per prevenire gli abusi sessuali

Assicuratevi che il vostro bambino capisca che nessun adulto o altro bambino deve toccare i suoi genitali a meno che voi e/o un medico non siate presenti e diate il permesso. Assicuratevi anche che capisca che non deve toccare i genitali degli altri senza avere il consenso.

 

Evitate di dare giudizi

Il giudizio sulle diverse identità di genere e sugli orientamenti sessuali può influire negativamente sulla vita dei bambini e rendere più difficile per loro fare coming out, qualora in seguito si sentissero appartenere alle categorie LGBTQ+.
Anche affermazioni apparentemente innocue come “sei troppo piccola/o per avere un fidanzato/a” potrebbero essere percepite come un giudizio e portare i vostri figli a chiudersi rispetto alle loro relazioni e comportamenti sessuali.
Un approccio più indicato può essere quello di chiedere cosa significhi per loro la parola “fidanzato/a”, e in base alla risposta cogliere l’esistenza di eventuali comportamenti non adatti alla loro età e discuterne apertamente.

 

Parlate di identità di genere e orientamento sessuale

Sebbene la maggior parte delle persone si identifichi con il genere che gli è stato assegnato alla nascita, per alcune non è così, e in questi casi i segnali possono manifestarsi fin dalla più tenera età. Alcuni bambini, tuttavia, possono semplicemente non sentirsi conformi alle norme di genere. È importante che i temi dell’identità di genere e dell’orientamento sessuale vengano trattati fin dalla più tenera età, in modo che i bambini possano comprendere i concetti e saper affrontare una conversazione a scuola o con i coetanei. Parlare di questi argomenti, inoltre, li aiuta a sentirsi a proprio agio con la loro identità man mano che crescono.

 

Non è sempre necessario parlare in prima persona dei vostri figli quando discutete di sessualità con loro

A volte parlare di sesso e pubertà in terza persona può aiutare a sentirsi meno in imbarazzo. Mostrare esempi di esperienze sessuali tratti da un libro adatto ai bambini è un buon modo di trasmettere concetti come il consenso, perché permette di differenziare i comportamenti buoni da quelli cattivi.

 

Insegnate l’importanza di far rispettare la propria volontà

Il consenso è un valore che può essere trasmesso ai bambini molto prima che diventino sessualmente attivi. Insegnare loro a far rispettare la propria volontà e a non piegarsi alle pressioni dei coetanei può aiutarli a dire di no a eventuali richieste di tipo sessuale.
È importante assicurarsi che, man mano che crescono, i propri figli comprendano quali sono i loro diritti in materia di consenso, che possono dire di no a qualsiasi tipo di contatto indesiderato, che possono smettere di avere rapporti fisici o sessuali con il partner in qualsiasi momento e che hanno tutto il diritto di non esprimere la propria sessualità, se non vogliono.

 

Fate in modo che vostro figlio non percepisca la masturbazione come qualcosa di imbarazzante

La masturbazione è un comportamento del tutto normale, anche in giovane età. I bambini che si masturbano con frequenza, spesso lo fanno per calmare l’ansia, quindi più che intervenire impedendo di masturbarsi in privato, bisognerebbe cercare di eliminare le cause che danno luogo all’ansia. Cercate di rispondere alle domande sulla masturbazione senza imbarazzo.

 

Insegnate l’importanza di avere rapporti sessuali protetti

Quando vostro figlio raggiunge un’età in cui potrebbe diventare sessualmente attivo, assicuratevi che sia in grado di praticare sesso sicuro, che sia consapevole dell’importanza della contraccezione e dei pericoli delle malattie sessualmente trasmissibili.

 

Non ignorate i comportamenti sessuali dannosi dei vostri figli o dei bambini che frequentano

Creare un ambiente sicuro e mantenere una comunicazione aperta con vostro figlio, può aiutare a individuare i segnali che indicano che qualcosa non va. Questi sono alcuni dei segnali che dovrebbero allertare riguardo a un possibile comportamento sessuale dannoso:

  • bambini più grandi che cercano la compagnia di bambini più piccoli o che trascorrono con loro una quantità di tempo insolita;
  • bambini che inviano o condividono immagini a sfondo sessuale;
  • bambini che cercano di baciare o abbracciare altri bambini anche se questi non vogliono.

 

Esercitate un controllo sui dispositivi tecnologici e preparatevi qualora queste misure dovessero essere violate

È importante sorvegliare i propri figli quando usano Internet o altri canali mediatici, soprattutto quando sono molto piccoli.
A mano a mano che crescono e acquisiscono indipendenza, impostate i controlli sui dispositivi in loro uso in modo da bloccare i contenuti inappropriati, e assicuratevi che siano consapevoli del pericolo di alcune attività, come ad esempio chattare con persone sconosciute. Anche in presenza di misure di controllo, i bambini possono imbattersi nella pornografia (statisticamente, per la maggior parte dei bambini questo accade entro gli 8 anni), quindi assicuratevi che sappiano di cosa si tratta e che non è un contenuto adatto a loro.​​​​​​​​​​​